E’ molto chiaro l’ex Sindaco di Caserta Pio Del Gaudio nel replicare al comunicato con cui il candidato sindaco del centrosinistra Carlo Marino, aveva attaccato il candidato di Speranza per Caserta Francesco Apperti parlando di rapporti di natura incerta tra lui e l’ex primo cittadino. “Io ricevevo solo i casertani, i politici erano impegnati esclusivamente a dialogare con i dirigenti. Marino in particolare – dichiara l’ex primo cittadino – per rapporti storici, per vecchia militanza a destra e a sinistra, e per rapporti familiari, è stato sempre legato ai tecnici comunali, lavori pubblici e urbanistica, perché ha una storia politica che tutti quanti conoscono”.
Del Gaudio approfitta dell’occasione anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti degli altri candidati Sindaco riferendosi in modo sibillino, ma comprensibile, a Iarrobino (“che aveva molto a cuore la sanità ospedaliera”), Spirito (“strillava, strillava ma non proponeva soluzioni”) e Cobianchi (vittima, secondo l’ex Sindaco, “di masturbazioni intellettuali, nel momento in cui decideva di denunciare tutto e tutti alle autorità più o meno competenti”). Unica nota positiva, nonostante la chiara avversione politica, nei confronti di Apperti che guidava, secondo Del Gaudio, un’opposizione talebana, cioè inflessibile nei confronti della sua amministrazione.
Una parte dell’attività di Speranza per Caserta che il candidato Apperti rivendica con forza viste le grandi inchieste che hanno portato a processo proprio Del Gaudio e all’arresto del suo vice Enzo Ferraro, organizzatore della lista Caserta Popolare a sostegno di Carlo Marino. Nuovo sale sulle ferite dell’avvocato che vede compromessa definitivamente quella che considerava una partita già chiusa. In calce la dichiarazione integrale.
LA DICHIARAZIONE DELL’EX SINDACO PIO DEL GAUDIO
Sono molto perplesso nel leggere le dichiarazioni di Marino che leggo solo oggi perché non mi sto interessando della campagna elettorale. Marino e Apperti brigarono contro di me per mandare a casa la mia amministrazione e i risultati di quella attività della quale si resero protagonisti sono sotto gli occhi di tutti.
Detto questo chiarisco ai miei concittadini che nella mia stanza entravano, ahime oggi lo capisco, oggi comprendo perchè solo i casertani, i politici erano impegnati esclusivamente a dialogare con i dirigenti. Io ricevevo i casertani, loro avevano rapporti esclusivi solo con i dirigenti. Marino in particolare, per rapporti storici, per vecchia militanza politica a destra e a sinistra, e per rapporti familiari, è stato sempre legato ai tecnici comunali, lavori pubblici e urbanistica, perchè ha una storia politica che tutti quanti conoscono.
Apperti rappresentava un’opposizione, a mio modo di vedere, a volte un po’ troppo talebana. Per quanto riguarda gli altri candidati Sindaci, quelli che conosco, quelli che erano consiglieri comunali, proprio per non prendere posizione nei confronti di nessuno debbo ribadire che ce n’era uno che aveva a cuore la sanità ospedaliera, ce n’era un altro che strillava, strillava ma non proponeva soluzioni e ce n’era un altro ancora che era felice, direi quasi vittima di masturbazioni intellettuali, nel momento in cui decideva di denunziare sempre tutto e tutti alle autorità, più o meno, competenti.
Dunque, la mia valutazione sui candidati è assolutamente asettica nei confronti delle loro posizioni considerato che, almeno quelli che ho citato, non hanno mai parlato di programmi. Invito loro a non mettermi in mezzo, invito loro a lavorare per il bene della città, a parlare di programmi.
Il mio rapporto con i candidati Sindaci, quando vorranno, io sono disponibile a discuterli in un dibattito pubblico ma nella mia stanza, ahimè oggi lo comprendo, entravano solo i cittadini, invece i politici incontravano i dirigenti ai quali erano molto legati sottolineo tutti per motivazioni storiche, familiari parentali, come Carlo Marino, chi per altri motivi.
Tutto assolutamente legittimo e lecito ma questa era la situazione dell’amministrazione Del Gaudio. Il dato è che un anno fa erano tutti a festeggiare la cacciata di Del Gaudio.