20 Aprile, 2024
prodotti tipici campani

La bontà dei prodotti tipici campani

L’Italia si distingue da altri stati del mondo perle prelibatezze culinarie su cui può contare. I  vanti della nostra nazione sono davvero tanti, ogni regione ha i suoi prodotti tipici, richiesti e venduti a livello internazionale. In particolare, tra le regioni più dotate a livello alimentare c’è sicuramente la Campania. La terra della mozzarella o della pizza, ha fama mondiale per la sua cucina e per la gastronomia

I prodotti caseari

Il primo alimento succitato è stato proprio a livello caseario. Ovviamente la mozzarella. Ma questo, latticino per antonomasia, non è il solo caratteristico della Campania. La regione infatti si distingue da altre proprio per la produzione di formaggi a pasta filata, fiordilatte, mozzarella di bufala, provola affumicata e così via. Da non dimenticare è poi il caciocavallo podolico e il provolone del Monaco (dal gusto inconfondibile). Si tratta di due prodotti tipici che spesso vengono dimenticati, ma di certo inebriano il palato, soprattutto se degustati più stagionati. In un certo senso quindi, si può parlare di formaggi con elementi organolettici molto più avanti della mozzarella.

La pastorizia partenopea oggi è ancora molto sviluppata per la produzione ad ampio spettro di formaggi tipici pecora. Il più famoso in assoluto è il pecorino di Carmasciano e quello bagnolese.

La fama dei prodotti tipici campani spinge molte aziende a dedicarsi alla vendita di questi alimenti che possano dare omaggio alla regione. In tal verso, sono molti gli store nati sul web per riproporre l’arte culinaria tipica di ogni regione. Tipico esempio è dato dal sito di Casa Colino.

Gli insaccati tipici caserecci

Anche i salumi sono caratteristici della terra campana. Si distinguono da altre produzioni !meridionali perché la tradizione è rimasta ancorata a tecniche secolari. In particolare comunque molto noto e venduto in tutta Italia è il salame Napoli, dal sapore appena affumicato.

Seguono poi il prosciutto di Pietraroja e la salsiccia di polmone o polmonata. Quest’ultima non è altro che, una salsiccia “matta”, fatta usando le frattaglie e utilizzata per insaporire i sughi e le minestre.

I prodotti ortofrutticoli e i natali della pasta

Altro cavallo di battaglia della regione è dato dal settore ortofrutticolo. A cosa ci riferiamo? In primis al limone della penisola sorrentina. O anche al pomodoro San Marzano e al carciofo di Paestum. Tipico frutto amato è il fico del Cilento.

Che dire poi della produzione di olio EVO. Olio cioè di qualità, dati gli oliveti trattati alla vecchia maniera presenti su tutto il territorio campano.

Anche la pasta è un vanto tipico sella Campania, tant’è che resistono ancora i vecchi pastifici artigianali, che producono formati di pasta del tutto peculiari. Si tratta di produzione trafilata al bronzo ed essiccata con processi lenti, a bassa temperatura.

Di origine partenopea è pure la colatura di alici, un condimento molto peculiare che si ottiene raccogliendo il liquido che cola dalle alici quando vengono messe sotto sale.

Prodotti agroalimentari della tradizione campana

Il riconoscimento dei “prodotti agroalimentari tradizionali” è arrivato per tutti quegli alimenti caratteristici per i loro metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura. Metodi che sono contraddistinti dal tempo impiegato e dalla tradizione che è rimasta la stessa. Di solito comunque i prodotti vengono così etichettati sulla base dei dettami dell’art. 8 del decreto legislativo n. 173 del 30 aprile 1998 e al successivo decreto n. 350 dell’8 settembre 1999).

La Regione Campania può vantare all’incirca un 250 prodotti di questo genere, provenienti da varie zone e diversi territori della regione.

Comunque questa condizione di grande soddisfazione e orgoglio vale un po’ per tutte le regioni italiane che spesso competono anche un po’ tra loro per il riconoscimento di questi prodotti agroalimentari tradizionali. La speranza è che questi prelibati e gustosi cibi possano andare oltre i confini del nostro paese per essere apprezzati sempre più e consentire quindi anche un aumento del commercio.

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